Il capostipite di quella che sarà la dinastia dei Castromediano, Kiliano di Limburg, giunse in Italia dalla Germania nel XII secolo, capitano di ventura dei re normanni. Da Guglielmo I ottenne in feudo i territori della Basilicata che ora si chiamano Pietrapertosa, Castrobelloso e Castelmezzano.

Un secolo dopo Ruggero, discendente di un ramo secondario, si stabilì a Lecce.

Il casale di Cavallino nel frattempo passava dai Maresgallo ai Brienne e poi ai de Noha.

Finché, nel 1427, le storie di Cavallino e dei Castromediano si incontrarono, quando Luigi Castromediano, avendo sposato l'ultima erede dei de Noha, acquisì la titolarità del feudo e la trasmise ai discendenti.

Da allora i Castromediano furono i signori di Cavallino per sedici generazioni, fino all'abolizione dei privilegi feudali agli inizi dell'800.

Nei decenni successivi, la stirpe dei Castromediano, non più padroni dei cavallinesi, fu nobilitata dalla figura di Sigismondo, per estinguersi infine prima della metà del '900.