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Sigismondo Castromediano
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Sigismondo patriota

Nella storia del Risorgimento italiano e tra i patrioti di Terra d'Otranto, Sigismondo Castromediano occupa un posto speciale e preminente. Ora, per comprendere il personaggio, per capire la sua personalità politica e la sua figura patriottica, è bene inquadrare il giovane Sigismondo nel contesto storico del suo tempo.

Dal 1820 al 1831 i 9 legittimi Stati indipendenti, in cui era divisa allora la penisola italiana, furono agitati dai moti carbonari…, tutti repressi nel sangue dall'intervento delle truppe austriache. E per i patrioti arrestati… carceri e patiboli.

Dal 1832 al 1846 i 9 Stati furono scossi dai reiterati tentativi mazziniani di insurrezioni armate…, anch'esse facilmente soffocate…; e i capi rivoltosi catturati furono fucilati o impiccati o cacciati in perpetuo esilio (ricordiamo tra i tanti: S. Pellico, P. Maroncelli, F. Confalonieri, C. Menotti, i fratelli Bandiera, gli stessi G. Garibaldi e G. Mazzini).

Comunque, gli aneliti di libertà, di giustizia, di indipendenza e di unità nazionale continuarono a palpitare nei cuori e nelle menti degli italiani generalmente borghesi, professionisti e intellettuali. Anzi i succitati drammatici avvenimenti vieppiù, in seguito, sveglieranno le coscienze, susciteranno sentimenti patriottici e desteranno giovanili entusiasmi. In questo diffuso clima di patriottismo nazionale e di eroismo personale cominciarono a sbocciare le prime idee politiche, ma ancora acerbe e generiche e comunque moderate, del giovane cavallinese duchino Sigismondo Castromediano.

Incisione 1881
Sigismondo Castromediano (foto di P. Barbieri, 1881)



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