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Il dialetto leccese
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La parlata leccese figlia del latino

Il dialetto leccese, come tutti gli altri idiomi regionali d'Italia, è derivato dal latino volgare, il linguaggio del popolo (vulgus), lingua che duemila anni fa era parlata in tutta la romanità. Nel Salento (dalle legioni romane occupato nell'anno 266 a. C.) la cultura romana era penetrata ancor più profondamente, tanto è vero che fu un 'rusçiaru', Quinto Ennio, nato a Rudiae nel 239 a. C. e morto a Roma nel 169, l'iniziatore della poesia latina e fu sommamente lodato per la sua vasta produzione letteraria; e suo nipote Marco Pacuvio, nato a Brindisi nel 220 a. C. e morto a Taranto nel 130, fu il primo scrittore in latino di tragedie teatrali.

Il dialetto leccese, dunque, ha come lingua madre il latino, il quale aveva finito di sovrapporsi alla parlata messapica (rimanendone in certo modo contagiato, sicuramente nella pronunzia), e vanta come sorella maggiore la lingua italiana; prova ne sia il fatto che il dialetto leccese è costituito, nella grandissima maggioranza, di vocaboli pervenuti dal latino o direttamente o tramite l'italiano. Se consultiamo il dizionario leccese, rinveniamo un gran numero di parole latine che sono passate tali e quali, o con lievi differenze, nel nostro dialetto, così che non sbaglia chiunque affermi che, tra gli idiomi provinciali italiani, quello leccese è il più aderente al latino volgare, al latino parlato dal popolo romano.

Per rèndercene conto, poniamo un po' di attenzione al lessico e, pur tralasciando centinaia di nomi identici nella forma e nel significato (p. es. anima, avaru, butìru, carota, cùrrere, desperare, èssere, farina, generosu, gioentute, iussu, lacertu, lupa, màsculu, mula, nora, omu, persona, petra, quintadecima, rètina, rosa, sàrcena, seca, sedile, sicca, tamariscu, trezza, unda, vanu, velu, vuluntate, zelare, zona, ecc., ecc., e l'espressione [qu]isti suntu fili mei, ecc.) facciamo un primo raffronto tra le seguenti voci:

latino leccese italiano
ansulaasulaansa di vaso
arcuarcuarco
biberebierebere
capitiumcapizzucapecchio
cistuscistucesto
cubarecuareaccovacciarsi
dicerediceredire
ventareentareannusare
fiscafisçafiscella
insitainsitainnesto
intraintraentro
lauslaulode
longalongalunga
machinamachinamacchina
magnusmagnugrande
merulamerulamerlo
muscamusçamosca
nasicanascanasone
niclaricusnicchiarecunon coltivato
patronuspatrunupadrone
piluspilupelo
respicererespicareguardare ancora
rotarotaruota
ruinaruinarovina
suburrasaurrazavorra
susceptussuscettufiglioccio
scupariusscuparuspazzatoio
saetulasetulapianticella
simulasimulasemola
stratastratastrada
termitemtermeteolivastro
umbraumbraombra
viriolaverolaghiera



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