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Cavallino - Cronistoria 1780-1900
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Sofferta… terna pel novello Sindaco

L'anno amministrativo 1851, se si eccettua la vertenza Comune - Longordo relativa all'adeguamento del canone di locazione dell'ex convento adibito a opificio tessile, trascorre normale e calmo; soltanto a maggio si presenta la necessità di riparare con brecciame la strada Cavallino-bivio di Lecce, ma i fondi stanziati nel capitolo OO. PP. non bastano e allora viene nominata una Commissione di buoni cittadini, deputati a fare una sottoscrizione volontaria tra i residenti nell'ex feudo. Vengono scelti:

  1. D. Benedetto de Giorgi, possidente
  2. D. Paolino Marchiello, Economo Curato
  3. D. Vincenzo Baldassarre, Sacerdote
  4. D. Pasquale de Matteis, Sacerdote
  5. D. Vincenzo Garrisi, Sacerdote
  6. D. Gaetano Casetti, Ingegnere gentiluomo
  7. D. Domenico Buccarelli, civile
  8. D. Giacinto Baldassarre Medico Chirurgo.

Il 10 agosto il Decurionato è lieto e contento di affidare finalmente la condotta medico-cerusica al neo … Medico Paesano D: Raffaele Arigliani, figlio di Giuseppe e di Antonia Garrisi.

Il 9 novembre Sindaco e Decurioni ad unanimità offrono un contributo pro Danneggiati dal terremoto di Melfi in Basilicata; il 7 dicembre rinnovano l'abbonamento al "Giornale Ufficiale del Regno", e quindi per il 1851 chiudono in pareggio l'attività amministrativa e finanziaria del Comune.

Anche il 1852 sarebbe stato un anno normale e consueto se non ci fosse stata quella richiesta inattesa del Medico condottato don Raffaele, che ha preteso l'adeguamento del compenso annuo da Ducati 75 a Ducati 100, con l'impegno, però, che avrebbe visitato i poveri infermi del paese due volte al giorno, mattina e pomeriggio: a queste condizioni il Decurionato acconsente e accoglie la domanda.

Già nell'agosto del 1852, secondo la normale scadenza biennale, il Decurionato ha inviato all'Intendenza di Terra d'Otranto la …terna pel novello Sindaco; ma l'Intendente solamente a fine gennaio 1853 richiede una nuova terna con altri nominativi. I Decurioni hanno intuito le intenzioni dell'Intendente, ma non sono propensi ad assecondarlo e il 2 febbraio confermano ad unanimità la precedente terna.

Ma su invito perentorio dell'Autorità superiore il Sindaco O. N. Ingrosso convoca il 22 febbraio i Decurioni e propone loro il rifacimento della terna pel novello Sindaco, e il Corpo civico nomina a maggioranza
  1. Vito Rizzo del fu Francesco con voti affermativi sette e negativi tre, escluso il suo perché Decurione
  2. Pasquale Garrisi con tutti i voti affermativi
  3. D. Chiliano Castromediano con voti affermativi sette e negativi quattro -

L'Intendenza Provinciale restituisce nuovamente la terna accompagnata da cavillose osservazioni e dal pretesto che la candidatura di Vito Rizzo è incompatibile. Tuttavia i Decurioni non intendono includere nella terna contestata l'amico raccomandato dell'Intendente, cioè Domenico Buccarelli, leccese residente a Cavallino, civile, che di recente ha sposato Carolina Baldassarre figlia di don Crescenzio; e al posto di Vito Rizzo segnalano il dottore Raffaele Arigliani.

Alla fine, però, l'Intendente, riaffermando il principio che il Decurionato ha solo il potere consuntivo, e non anche il potere deliberativo, la spunterà e dall'agosto 1853 al luglio 1859 (per 6 anni) i Cavallinesi avranno per Sindaco don Domenico Buccarelli.

Nel corso della tacita puntigliosa disputa il Decurionato ha tenuto regolari sedute e il 7 marzo ha deliberato un contributo filantropico all'Ospedaletto di S. Domenico di Lecce, e ha confermato al Maestro Normale don Paolino Marchiello il compenso annuo di D.i 32; il 17 marzo ha stanziato D.i 40 per la sistemazione dell'Ossario del Camposanto, il quale, dopo oltre quaranta anni dall'Editto di Re Gioacchino che istituiva i cimiteri comunali, non è ancora completato per cui si tollera che i sacerdoti, i nobili, qualche galantuomo continuino ad essere sepolti nella Chiesa Madre o nella Chiesa dell'ex Convento, mentre i popolani vengono inumati nei solchi della terra.




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