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Cavallino - Cronistoria 1780-1900
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Verso l'unità d'Italia La Guardia Nazionale comunale Cavallino, Comune dell'Italia unificata

La Guardia Nazionale comunale

Per il primo semestre del 1860 l'attività del Corpo Civico procede tranquilla dovendo risolvere problemi di ordinaria amministrazione.

Il 15 aprile 1860 il Decurionato prepara la terna per il Maestro elementare per l'anno scolastico venturo:

1. D. Salvatore Sacerdote de Pandis
2. D. Pasquale Sacerdote de Matteis
3. D. Donato Murrone -
E così conchiuse e deliberò -

Però a giugno, nonostante la censura poliziesca, circolano notizie allarmanti: Giuseppe Garibaldi con le sue Camicie Rosse è sbarcato a Marsala e ha conquistato la Sicilia; le popolazioni della Romagna e della Toscana a maggioranza si dichiarano a favore dell'annessione al Piemonte; i Garibaldini sono passati in Calabria, le truppe borboniche si arrendono senza combattere; i Garibaldini stanno puntando su Taranto e presto arriveranno a Lecce.

Il clima politico sta cambiando e la Monarchia borbonica è in difficoltà; in Terra d'Otranto il malcontento contro il Commissario Cioffi è grave e viene reclamata la sua destituzione; operano ancora i funzionari borbonici ma pur essi sono incerti e titubanti e si preparano a passare dalla parte del vincitore. Da lungo tempo, decisamente schierato è il Sindaco Vito Rizzo, che alla figlia nata il 27 novembre 1860 pone i nomi Victoria Emmanuela Garibaldina (quella Signora che noi più anziani ricordiamo come "la maestra Vittoria").

Il problema più grave per i governanti è il mantenimento dell'ordine pubblico; ma la polizia è insufficiente ed ha altri compiti da svolgere, e le truppe sono state inviate contro Garibaldi che avanza da sud; e allora l'ordine pubblico e il controllo degli abitanti della provincia, delle città, dei paesi vengono assegnati alla Guardia Nazionale formata dagli stessi cittadini, i più ligi al dovere, i più moralmente corretti. Difatti, il 22 luglio 1860, in Cavallino

…in esecuzione dell'Art. 13 del Real Decreto dei 5 luglio 1860 dèvesi procedere alla formazione della Lista della Guardia Nazionale per questo Comune. Ed oltre a ciò: giusto l'Art. 15 di detto Decreto dèvesi formare la terna per il Capo Plotone, e il Capo Sezione. Si invitano quindi le SS. LL. a tanto praticare.

Il Decurionato, intesa la proposta del Sindaco =

Visto e letto il Sovrano Decreto dei 5 luglio 1860 =

Delibera procedersi allo allistamento della Guardia Nazionale.


E pel Capo Plotone si forma la seguente terna
  1. D. Giuseppe Marchiello con voti tutti affermativi, sulla considerazione che trovasi Capo Urbano e che nel corso della sua carica ha servito regolarmente
  2. Pasquale Forcignanò
  3. D. Donato Murrone
Si è accinto ancora a formare la terna pel Capo Sezione
  1. D. Giacinto Baldassarre, con tutti voti affermativi, pella considerazione che trovasi sotto Capo Urbano ed ha servito con ogni impegno e regolarità -
  2. D. Raffaele Arigliani Medico
  3. D. Luigi Totaro fila -

E così conchiuse e deliberò.

Il Sindaco
Vito Rizzo

Nel mese di agosto 1860 arrivano, senza che le Guardie Nazionali si oppongano, le Camicie Rosse garibaldine, e in Provincia gli animi dei liberali, dei moderati e dei radicali, si accendono ed esultano; il 7 settembre Garibaldi entra vittorioso a Napoli, mentre il Re Francesco II si rifugia nella fortezza di Gaeta; a Lecce, capoluogo di Terra d'Otranto, viene costituito in nome di Vittorio Emanuele II e di Giuseppe Garibaldi un Governo Provinciale provvisorio, dove prevalgono i moderati, i trasformisti, coloro i quali da filo-borbonici sono diventati filo-sabaudi.

A Cavallino, nella formazione della Guardia Nazionale Comunale e nell'attribuzione dei vari Gradi, due mesi fa bisognava prediligere maggiorenti di sicura fede borbonica, ora bisogna scegliere persone decise di sentimenti sabaudi; ma questi soltanto sono gli individui disponibili e questi pochi sono buoni per tutte le evenienze: erano brave Guardie Urbane ligie al dovere sotto i Borboni, saranno brave Guardie Nazionali ligie al dovere sotto i Savoia: sempre loro!

Che cosa fare? - si chiedono i Decurioni - Francesco II si è chiuso nella sua città di Gaeta, non ha abdicato ed ha intenzione di resistere; Vittorio Emanuele II è a Torino, pensa di unificare la penisola, ma ancora non ne è il Sovrano legittimo e costituzionale; Giuseppe Garibaldi è a Napoli, Dittatore provvisorio in attesa degli eventi…, indeciso se proclamare la Repubblica mazziniana o se consegnare il Regno delle Due Sicilie al Re di Sardegna.

Il Decurionato a Cavallino aspetta e continua il disbrigo degli affari interni senza traumi; sino ad ora è cambiata una sola cosa: le delibere, invece che al Sig. Intendente della Provincia, si mandano per l'approvazione al Sig. Governatore della Provincia.

Il 12 agosto 1860 il Decurionato stanzia D.i 19.78 per l'apertura di due ampi finestroni su una parete della Chiesa Matrice.

Il 28 ottobre procede alla formazione di una terna per la nomina di un nuovo …Serviente Comunale trovandosi Antonio Aprile sottoposto a giudizio penale e detenuto in carcere.

Il 4 novembre, il Sindaco propose…

Signori nel vano della Piazza, come ben conoscete, vi sono degli alberi di acacie talmente folti e spessi da sembrare un bosco ed impedire l'accesso dell'aria libera alle circostanti abitazioni…

Il Decurionato, considerando che la spessezza degli alberi lungi dall'apportare abbellimento alla Piazza Pubblica arreca anzitutto ingombramento della piazza

Considerando che col prodotto del legname si potrà sopperire a qualche bisogno del Comune.

Alla unanimità delibera sradicàrsino gli alberi inservienti all'abbellimento in modo da restarne la metà ad egual distanza ed il legname entrarsi e sottoporsi alla vendita mercé una gara amministrativa, e così ha conchiuso da umiliarsi copia del presente al Sig.r Governatore della Provincia per la debita autorizzazione.

Da questo stesso giorno 4 novembre il Decurionato si dedica al completamento della Lista della Guardia Nazionale secondo le direttive del Governo sabaudo-piemontese. E...

…ad ovviare un ritardo sull'esplicito e necessario andamento della cosa pubblica e alla tutela delle proprietà e delle persone, ha formato le seguenti terne =

Capitano2. Tenente
1. Pasquale Forcignanò 1. D. Donato Murrone
2. Salvatore Forcignanò 2. Salvatore De Giorgi
3. Cesare Murrone 3. Gius.e Ciccarese


1. Tenente 2. Tenente
1. D. Raffaele Arigliani 1. Giuseppe De Matteis di Vito
2. Alessandro Rizzo 2. Giuseppe Murrone
3. Raffaele De Matteis 3. Giacomo Casilli


1. Tenente
1. D. Luigi Totaro Fila
2. Pasquale Murrone
3. Giovanni Monittola
Da inviàrsino al Sig. Governatore della provincia per la di lui approvazione onde così covrirsi il vuoto per la mancanza di una forza pubblica alla tutela delle persone, delle proprietà ed alla esecuzione delle Leggi…



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