Home Page | Inizio della pubblicazione | |
I Castromediano | ||
Capitolo precedente: | Capitolo 26 | Capitolo successivo: |
Il ripristino del Regno di Napoli e la venuta dei Borbone |
Fortunato Giusto (1656-1710), 3o marchese e 2o duca |
L'Interdetto contro la Città e Diocesi di Lecce |
I CASTROMEDIANO
Fortunato Giusto (1656-1710), 3o marchese e 2o duca
Morto don Domenico Ascanio nel 1697, gli successe il figlio Fortunato Giusto Castromediano. Egli nel 1684 aveva sposato Vittoria Ippolita Capece dalla quale ebbe i figli: Maria che andrà sposa a Domenico Messanelli, Beatrice e Giovanna che saranno religiose nel monastero di S. Domenico in Lecce, Giacinto Maria il successore, Porzia che sarà sposa di Geronimo Calà, Giovanni Battista che sarà prete missionario.
Durante i tredici anni di titolare della casata, don Fortunato, amministrando con accorta e misurata politica economica, riuscì a sanare le finanze dei possedimenti feudali; e per questo ringraziò il suo protettore S. Giovanni Elemosiniere, venerato patrono di Morciano, al quale per riconoscenza dedicò l'altare a sue spese eretto nella Chiesa matrice di Cavallino. Egli morì l'anno 1710, il 28 aprile, e fu seppellito nel sepolcro di famiglia di recente recuperato sotto la Chiesa conventuale dei Domenicani di Cavallino.
Home Page | Inizio della pubblicazione | |
I Castromediano | ||
Capitolo precedente: | Capitolo 26 | Capitolo successivo: |
Il ripristino del Regno di Napoli e la venuta dei Borbone |
Fortunato Giusto (1656-1710),br />3o marchese e 2o duca | L'Interdetto contro la Città e Diocesi di Lecce |