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Pippi De Dominicis | ||
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Peppino De Dominicis, così come tutti i giovani suoi coetanei, pensando forse inconsciamente alla personale futura sistemazione maritale, si guardava intorno, in cerca di un'amichetta, di un'amorosa eventuale fidanzata. E poiché sentiva di essersi almeno intellettualmente elevato di una spanna al di sopra del modesto mondo contadinesco, egli passava in rassegna le simpatiche figliole dei proprietari e possidenti compaesani.
In quei tempi, però, diciamolo francamente, in paese i fidanzamenti seri non avvenivano per scelta libera e spontanea degli innamorati, ma erano abitualmente condizionati, se non combinati, dal volere e dalle decisioni dei familiari dei rispettivi giovani.
Si dava allora il caso che i "bonatenenti" cavallinesi consideravano lu Pippi te lu Totu, quiδδu ca se facìa chiamare Capetanu Bracca, "nnu cernijentu", un vagabondo con la mente sempre tra le nuvole.
- Cce mestieri face lu Peppinu?
- Face lu pueta. Nu face àutru ca cu scrie e scrie puesei…
- Perìcciu a iδδu! La pinna nu nni face uatagnare turnisi!
Da anni si era trasferito da Lecce a Cavallino il meccanico Giovanni Francesco Zecca. La figlia Maria, confidenzialmente chiamata Mariuccia, faceva la ricamatrice. Non era bella, ma era buona e onesta di carattere, mite e virtuosa d'animo.
Ebbene, della cittadina Maria Zecca ventitreenne, vicina di casa, s'innamora il ventiquattrenne Giuseppe De Dominicis e con lei si fidanza ufficialmente, consenzienti i genitori di lei e di lui. La buona Mariuccia ama il suo Peppinu, lo sa comprendere, spesso lo riprende, allorché egli si lascia andare a un modo scapigliato di vita; qualche volta lo compatisce e pazientemente lo sopporta, specialmente quando ella timidamente tenta d'indurre l'amato al matrimonio ma egli ogni volta accampa delle scuse per rimandare le nozze.
Del resto, come può il De Dominicis mettere su famiglia, se con l'arte di poeta non ha possibilità di procurarsi i mezzi per mantenerla? Né è disposto a farsi mantenere dalla moglie, solerte lavoratrice. E dunque, Peppino rimanda e promette, e Mariuccia aspetta e spera.
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